Francavilla Fontana (BR) ha intitolato il 9 dicembre 2021 un parco all’eroe della Resistenza Donato Della Porta “ il brindisino”, partigiano combattente nel bresciano (in Valle di Saviore).
Il Presidente nazionale dell’ ANPI, Gianfranco Pagliarulo, nella partecipata cerimonia di inaugurazione in un passaggio delle sue conclusioni ha affermato :
“Donato fu uno di quei seminatori che fecero fiorire il cielo, e nel suo nome stesso si rivela il suo impagabile dono alle generazioni successive, a noi qui ed ora, che godiamo di quella libertà e democrazia di cui forse alle volte non percepiamo il pieno valore perché non abbiamo mai conosciuto la costrizione e la dittatura”
Il partigiano Donato Della Porta era nato in una famiglia contadina, tre sorelle e un fratello, e lui stesso impegnato a lavorare nei campi sin da piccolo. Un ragazzo che da contadino e poi soldato era diventato “partigiano sulle montagne” con convinzione, generosità, lealtà e coraggio.
Il comandante della 54ª Brigata Garibaldi, Antonino “Nino” Parisi, il primo ottobre 1945 da Edolo, in provincia di Brescia, aveva scritto al sindaco di Francavilla Fontana, Cesare Teofilato: “Con sommo dispiacere e con ritardo perché prima non si era riusciti ad avere l’indirizzo del signor Della Porta Arcangelo abitante in via Dante Alighieri 39, padre di Della Porta Donato, appartenente alla 54ª Brigata Garibaldi fin dall’8 settembre 1943. Le comunico che il Donato è caduto gloriosamente il 9 dicembre 1944 in Valle di Saviore (Brescia) in combattimento contro forze nazifasciste. Le sarei grato volesse comunicare la dolorosa notizia ai famigliari e rendersi interprete del nostro cordoglio presso la stessa, assicurandola che il caduto è sempre presente nei nostri cuori di compagni di lotta”.
La decisione di intitolare un parco cittadino è stata presa il 2 agosto scorso durante un incontro – organizzato aderendo alla campagna dell’Anpi nazionale di intitolazione in tutta Italia di spazi pubblici a partigiane e partigiani, antifasciste e antifascisti, internati militari e deportati politici e a tutte e tutti i combattenti per la libertà – a Francavilla Fontana tra una delegazione della sezione ANPI della città e una dell’amministrazione comunale alla quale hanno partecipato il sindaco Antonello Denuzzo, l’assessore alla Cultura Maria Angelotti, il presidente del comitato provinciale dell’ ANPI, Donato Peccerillo e il presidente della sezione ANPI di Francavilla Fontana, Alessandro Rodia, accompagnato da una delegazione di iscritti.
Proprio ad Alessandro Rodia va riconosciuto l’impegno di una ricerca storica su “il brindisino”. È stato lui, parlando con i familiari (fondamentale è stato il contributo dei nipoti Calò e Della Porta e del medico Francesco D’Alema) e consultando archivi di Stato di Brindisi e Lecce, nonché l’archivio storico della Resistenza bresciana, a scrivere il prezioso volume “Sulle Ali della Memoria. L’eroe partigiano Donato Della Porta” pubblicato nel 2014 con il patrocinio morale di ANPI e del Municipio. In quelle pagine c’era già l’appello a intitolare una strada, una piazza, un qualsiasi spazio pubblico al giovane partigiano che, con audacia e altruismo, aveva combattuto per la libertà e contro il nazifascismo. Aveva già allora scritto Alessandro Rodia: “Oggi Francavilla, accogliendo un figlio martire nel grembo della propria memoria storica, può dedicare una strada a un combattente per la libertà”.
L’amministrazione comunale di Francavilla Fontana ha accolto con interesse ed entusiasmo la proposta.
In questo modo l’eroe partigiano Donato Della Porta ha un suo parco a perenne memoria.
La campagna di intitolazione in tutta Italia di spazi pubblici alle combattenti e ai combattenti per libertà era stata lanciata a Roma il 2 giugno2021 dal Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza (Anpi, Aicvas, Aned, Anei, Anfim, Anpc, Anppia, Anrp, Fiap, Fivl). “Una grande iniziativa di memoria attiva – si legge nel comunicato de L’Italia è antifascista – che coinvolgerà, oltre alle amministrazioni comunali, anche gli studenti e le studentesse. Scopo della campagna è, infatti, non solo l’intitolazione degli spazi pubblici, ma anche la realizzazione di iniziative, in particolare nelle scuole, volte a far conoscere la storia di quelle combattenti e quei combattenti, il loro sacrificio per la libertà e la democrazia di cui godiamo oggi, la loro preziosa Resistenza al nazifascismo”.