Carovigno antifascista e democratica

Carovigno ha antichi trascorsi antifascisti:

Prete Pasquale di Vito, Palma Teodoro dì Giuseppe, Cretì Salvatore di Pasquale,  Buongiorno Isaia di Nicola, Normanni Nicola di Vito, Tateo Erminio di Michele, Saponaro Alessandro di Angelo,Iaia Francesco di Cosimo, Antelmi Salvatore di Carmine imputatati perché:

il 13 maggio 1923, dopo di essersi forniti di un papavero rosso, per antagonismo al partito fascista,scesero sulla piazza di Carovigno, gridando a squarciagola: Evviva il socialismo,abbasso il fascismo, in questa manifestazione avevano: disturbato la quiete pubblica con clamori ed in modo da produrre apprensione nel pubblico.

Cretì Salvatore di Pasquale e Cesaria Francesco di Luigi, imputati in  Carovigno il 18 agosto 1924 avevano esercitato la questua pro  erigendo monumento On. Matteotti,  senza esserne autorizzati dall’Autorità di P.S..

Carovigno inoltre ricorda gli antifascisti:

  1. CALIOLO Giuseppe, di Vincenzo e ed Antonia Maria Cisternino. Nato il 5 giugno 1908, a Carovigno e residente a Mesagne. Antifascista. Confinato.  Cfr. CPC; https://www.anpibrindisi.it/scheda-anagrafica/indice-della-memoria/francavilla-fontana/
  2. CARRONE Salvatore. Nato il 13 novembre 1885 a Carovigno e residente a Faenza (RA). Fruttivendolo. Comunista. Ammonito. Cfr. CPC.
  3. CRETI Salvatore. Nato nel 1899 a Carovigno (BR). Calzolaio. Comunista. Cfr. CPC.
  4. DE LUCA Giuseppe, n. a Carovigno, il 18 gennaio 1922. Rinviato a giudizio con sentenza nr. 874 del 1942. Cfr. Dal Pont, Leonetti.P. Maiello P. Zocchi L. Tutti i processi  op. cit. p. 150
  5. EPIFANI Egidio,Nato nel 1903 a Carovigno (BR). Meccanico Comunista. Condannato a 5 anni di confino per “attività antifascista all’estero”. Liberato nell’agosto 1943.Cfr. CPC; A. Dal Pont- S. Carolini, L’Italia al confino, op. cit. pag. 1584;iscritto alla Rubrica di frontiera.
  6. GIACCHETTI Pietro. Nato il 9 febbraio 1914.a Carovigno (BR) e residente a Roma. Violinista. Comunista. Denunciato al Tribunale Speciale speciale e condannato a 9 anni per costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda in base alla sentenza n. 58 del 16 maggio 1940.Cfr. Min. Dif., St. Mag. Es. – Uf. St., T.S.D.S., 1940, p. 407; CPC.
  7. GIANNOTTI Luigi. Nato nel 1902 a Carovigno (BR) e residente a Brindisi. Bracciante. Comunista. Iscritto alla Rubrica di frontiera.  Cfr. CPC.
  8. GRANDE Emilio di Abramo ed Elisabetta Spagnolo. Nato a Carovigno il 7 ottobre 1898 e residente a Brindisi. Manovale. Antifascista schedato.  Condannato a 5 anni di confino per aver percorso “le vie cittadine con un berretto rosso e gridando – abbiamo fame, vogliamo lavoro –” . Prosciolto, con la condizionale, nel dicembre del 1938, viene successivamente internato dalla Prefettura di Brindisi il 12 giugno 1940 e prosciolto con la condizionale il 4 novembre 1942.  Cfr. ANPPIE, op. cit, pag. 156; CPC; A. Dal Pont- S. Carolini, L’Italia al confino, op. cit. pag. 1579;  Cfr. https://www.anpibrindisi.it/scheda-anagrafica/indice-della-memoria/francavilla-fontana/
  9. LANZILLOTTI Cosimo Matteo di Giuseppe ed Aurora Cardone. Nato il 24 febbraio 1895 a Carovigno (BR) e residente a Brindisi. Giardiniere. Socialista. Condannato ad una pena di 4 anni poi commutata, il 6 gennaio 1927, in ammonizione.Cfr. CPC; A. Dal Pont – S. Carolini, op. cit., 1V° vol., p. 1603.
  10. LANZILLOTTI Vito Giuseppe Teodosio. Nato nel 1874 a Carovigno (BR) e residente a Brindisi. Oculista. Repubblicano. Radiato.  Cfr. CPC.
  11. POMES Giovanni. Nato a Carovigno, nel 1907. Impiegato. Comunista. Iscritto alla Rubrica di frontiera. Cfr. CPC.
  12. RUSSO Leonardo. Nato a Carovigno, nel 1895. Ebanista. Socialista. Radiato.Cfr. CPC.
  13. SAPONARO Modesto. Nato nel 1884 a Carovigno (BR). Possidente. Denunciato per offese al Capo del governo. Radiato. Cfr. CPC.

Carovigno  ricorda e onora, i propri figli Internati Militari ei Deportati deceduti nei lager e che hanno detto no al fascismo e alla RSI :

1. DE BIASI Francesco. Nato a Carovigno il 7 aprile 1920. Internato con il numero di matricola 15285 e deceduto presso l’ospedale di Nurnberg / Lanwasser (Germania). Sepolto a Francoforte sul Meno. Uno degli 800.000 italiani (fra civili e militari) che, dopo l’8 settembre 1943, essendosi rifiutati di aderire alla RSI, furono fatti prigionieri e deportati nei campi di concentramento tedeschi dislocati nei territori del Terzo Reich. Cfr. Zamboni Roberto, Dimenticati dallo Stato, in: http://www.robertozamboni.com/p/prova.html, alla voce “Brindisi”, pag. 2.
2. GRECO Antonio. Nato a Carovigno l’8 novembre 1918 e deceduto in Germania il 19 aprile 1944. Uno degli 800.000 italiani (fra civili e militari) che, dopo l’8 settembre 1943, essendosi rifiutati di aderire alla RSI, furono fatti prigionieri e deportati nei campi di concentramento tedeschi dislocati nei territori del Terzo Reich.Cfr. Zamboni Roberto, Dimenticati dallo Stato, in: http://www.robertozamboni.com/p/prova.html, alla voce “Brindisi”, pag. 2.
3. LEO Cosimo. Nato a Carovigno il 1° gennaio 1919 e deceduto in Germania il 9 aprile 1945. sepolto ad Amburgo Cfr. Zamboni R. Cfr. Zamboni Roberto, Dimenticati dallo Stato, in: http://www.robertozamboni.com/p/prova.html, alla voce “Brindisi”, pag. 2.
4. PRIMA Salvatore. Nato il 3 febbraio 1918 a Carovigno. Deportato a Buchenwald il 2 febbraio 1945 e qui deceduto il 28 dello stesso mese per “cause imprecisate”, carrettiere. Cfr. Mantelli Brunello – Tranfaglia Nicola, op. cit., p. 1736.ASLeDm. TA, FF.MM. cl.1918, vol. 520,nm. 3864

Carovigno  ricorda e onora, i propri figli Internati Militari Italiani (IMI)Deportati nei lagher:

1.  ALBERTI Donato. DnL

2.  ANTELMI Luigi, di Antonio. DnL.

3.  ASCIANO Paolo. di Arcangelo. DnL

4.  BACCARO Cataldo, di Sanio. DnL

5.  BASILE Michele di Domenico DnL

6.  BOTTACCI Vito, di Antonio. DnL.

7.  BRANDI Giosuè, di Tommaso DnL

8.  CAMASSA Domenico. DnL.

9.  CARLUCCI Alessandro, di Crocifisso DnL
10.CARLUCCI Giuseppe, di Angelo. DnL
11.GARRONE Angelo, di Vincenzo. DnL.
12.CESARIA Giuseppe, di Francesco. DnL.
13.CONTE Rocco, di Giovanni. DnL.
14.CONTROBIA Salvatore, di Giuseppe DnL.
15.DE GIOVANNI Giuseppe, di Raffaele DnL.
16.DE GIUSEPPE Giovanni, di Giovanni. DnL
17.DEL PRETE Antonio, di Flaminio DnL
18.DEL PRETE Francesco, di Vito DnL.
19.DE PASQUALE Angelo di Giuseppe DnL
20.EPIFANI Giovanni D

21.FILOMENA Gregorio, di Giuseppe. DnL
22.FUSCO Francesco. DnL
23.GALIANO Luigi Martino, di Luigi DnL
24.GRECO Gaetano, di Erasmo DnL
25.LANZ1LLOTTI Cosimo Fedele, di Salvatore DnL
26.LANZILOTTI Andrea, di Teodosio. DnL.
27.LANZILOTTI Giovanni. Dot.
28.LANZILOTTI Giuseppe DnL
29.LANZILOTTI Pasquale, di Antonio. DnL
30.LANZILOTTI Teodosio di Giuseppe. DnL.
3 1.LARUCCI Salvatore, di Santo. DnL,
32.LARUCCIA Francesco di Pasquale. DnL
33.LAVENEZIANA Giovanni, di Bellisario. DnL

34.LEO Giuseppe Raffaele, di Rocco. DnL
35.LOCOROTONDO Angelo, di Giuseppe. DnL

36.LOFINO Giuseppe DnL

37.LUPERTI Antonio, di Vincenzo. DnL

38.LUPERTl Vito. di Cataldo. DnL

39.MAGLI Enrico Vito, di Innocenzo. DnL

40.MARZO Pietro, di Giuseppe DnL

41.MASIELLO Giuseppe, di Rocco DnL

42.MORO Giuseppe Orti

43.PAPALINO Rocco. DnL
44.PRIMA Ferdinando, di Umberto. DnL.
45.SACCHI Pasquale, di Antonio. DnL
46.SACCHI Pasquale, di Antonio. DnL
47.SACCO Francesco DOdD.
48.SAPONARO Luciano, di Manano. DnL
49.SAPONARO Pasquale, di Giovanni DnL
50.SCALIGERI Pietro, di Angelo DnL.
51.SCALIGERI Rocco di Angelo DnL.
52.SEMERARO Oronzo, di Oronzo. DnL
53.SEMERARO Stefano di Francesco DnL.
54.SIMEONE Felice, di Leonardo DnL
55.TATEO Cosimo, di Oronzo. DnL
56.TATEO Vittorio di Felice DnL.

57.TRISOLINI Giuseppe Pasquale Salvatore, di Vincenzo DnL.

58.UGGENTI Pietro, di Donato. DnL
59.VALENTE Giacomo, di Angelo. DnL.
60.ZACCARIA Cosimo, di Domenico DnL
61.ZURLO Cosimo, di Pasquale DnL

 

Carovigno  onora e ricorda  i propri Partigiani:

  1. ANSELMI Alessandro. Nato il 7 febbraio 1923 a Carovigno. Partigiano nella Brg. Sap Vasario. Dal 1° gennaio 1944 al 7 giugno 1945. Benemerito. Cfr. BDPP.
  2. GIOFFREDI Filippo. Partigiano Nato il 1 maggio 1909, a Carovigno.  – Giacomo – Brg. Sap Vassallo, dal 1° gennaio 1944 al 7 giugno 1945. Benemerito. Cfr. BDPP.
  3. LOTTI Salvatore. Nato il 29 marzo 1922, a Carovigno. Partigiano. – Binda. Garibaldini Val Po dal 1 settembre 1943 al 1 marzo 1944, poi nella 100 Brg. Garibaldi fino al 1 dicembre 1944 ed infine nella 48 fino all’8 giugno 1945. Cfr. BDPP.
  4. ORLANDO Cosimo. Nato il 12 febbraio 1911, a Carovigno. Verniciatore. Partigiano. – Franco – Divisione C Gl – Gruppo aeritalia, dall’8 giugno 1944 al 7 giugno del 1945.Cfr. BDPP.
  5. CAMASSA Giuseppe, di Mariano. Partigiano. nato a Carovigno, il 27 luglio 1916. Combatte nelle file partigiane della Div. Garibaldi in Jiugoslavia dall’8 settembre 1943 al 1 luglio 1944. Carpentiere. Cfr. ASLe, Dm.TA,FF.MM.,cl1916, vol499,nm.43914.

  1. MASTROLIA Luigi. Partigiano. nato a Carovigno, il 19 febbraio 1920 da Vincenzo e Cavallo Palma. Combattente nella div. Gramsci, contro i nazifascisti, in Albania dal 9 settembre 1943 al 10 gennaio 1944 e dall’11 ottobre 1944 al 30 novembre  dello stesso anno. Carrettier. Cfr. Liri popullit, op. cit.pag.221. ASLe, Dm.TA,FF.MM.,cl1920, Reg. 556,nm 11330.

 

 

 

 

28 ottobre 2017- anche a BRINDISI L’ANTIFASCISMO IN MARCIA

Novantacinque anni fa i fascisti marciarono su Roma con l’intento di istituzionalizzare la loro ideologia di violenza e morte.

Oggi qualcuno tenta di riportare indietro l’orologio della storia per ricostituire un’Italia incivile, del razzismo e dello squadrismo.

Noi diciamo No. E per riaffermare il valore dell’antifascismo promuoviamo una “marcia” di iniziative che si realizzano in tutta Italia assieme alle associazioni, ai partiti e ai movimenti democratici. Brindisi è presente. Sabato 28 ottobre, dalle ore 10.30 volantinaggio nelle scuole medie superiori della città e nei quartieri popolari, a cominciare dalla Commenda. Nel pomeriggio, dalle 18, volantinaggio con banchetto in Piazza Vittoria per informare e ricordare il disastro del fascismo dalla sua nascita fino ai rigurgiti che hanno costellato il dopoguerra seminando violenze e spargendo sangue innocente di cittadini che avevano il solo torto di voler vivere in piena libertà e democrazia. Il popolo italiano ha bandito per sempre il fascismo con la Costituzione scaturita dalla lotta di Liberazione e dal sangue dei partigiani.

Ancora una volta, mentre disoccupazione, crisi economica, disagio sociale e povertà dilagano, si propone, come finta soluzione, un’inutile guerra tra poveri (i disoccupati contro chi ha la fortuna di avere un lavoro, i giovani inoccupati contro i pensionati, gli italiani contro i migranti). Ciò accade  in un contesto internazionale da terza guerra mondiale, come denunciato da Papa Francesco. Intanto in Europa e nel mondo pericolosamente rinascono formazioni di destra che propagandano l’idea che i partiti politici e i sindacati sono tutti corrotti e inutili. Anche a Brindisi si sono verificati inqualificabili episodi di strumentalizzazione politica sul problema abitativo dei lavoratori migranti ospitati nel dormitorio. Il tentativo era quello di seminare un’ingiustificata paura dell’invasione dei “neri”. Non sono mancate le  minacce, in pieno stile fascista, contro chi da anni si batte per la giustizia sociale, l’eguaglianza e l’accoglienza.

Noi, antifascisti e democratici brindisini, affermiamo che ai problemi del disagio delle periferie della nostra città vanno date risposte in positivo, migliorando servizi e gli aiuti alle famiglie, creando reali possibilità di lavoro per i giovani per garantire loro un futuro dignitoso.  All’offensiva qualunquista e razzista, rispondiamo con i nostri presidi di antifascisti e democratici e invitiamo tutti a partecipare. La partecipazione attiva dei cittadini sotto ogni forma, come sancito dalla Costituzione, è la migliore difesa contro ogni ritorno dei fantasmi di un terribile passato.

ANPI, ARCI, CGIL, CISL, UIL, Unione degli Studenti, Partito Democratico, Art.1 Movimento Democratico Progressista,Brindisi Bene Comune, Sinistra per Brindisi(Azione civile, Possibile, Rifondazione Comunista,Sinistra italiana), Community Hub Brindisi

Il Comitato dell’ANPI di Francavilla Fontana

Il Comitato dell’ANPI di Francavilla Fontana, ha svolto una  attenta riflessione sulla escalation che si sta verificando da parte di movimenti neofascisti e razzisti, di cui il più recente esempio è stata l’intenzione di svolgere una manifestazione nazionale il 28 ottobre, (28 ottobre 1922 avvenne la “marcia su Roma”) data nefasta per tutti gli italiani.

Il Comitato, ribadendo con forza la necessità che quella giornata rappresenti comunque un momento corale di informazione e conoscenza su ciò che quella data significa e quali sono state le distruttive conseguenze di vent’anni di fascismo, ritiene che sia necessario non solo lo sforzo di singole associazione o partiti o movimenti, ma costruire l’unità di tutte le forze democratiche, per contrapporsi efficacemente, sul piano politico, giuridico, sociale e culturale alle aberranti iniziative che stanno assumendo sempre maggiore consistenza non solo sulle piazze ma anche sul web.

Di fronte alla gravissima, preoccupante e ignobile azione antisemita che istiga all’odio razziale compiuta dagli ultras della Lazio con le immagini di Anna Frak, vittima incolpevole nei campi di concentramento della malvagità nazista, con la maglietta della Roma, l’ANPI di Francavilla proporrà nei prossimi giorni un incontro a tutte le organizzazioni democratiche per valutare la possibilità della creazione di un fronte comune che impegni le Istituzioni e i cittadini a partecipare attivamente ad una battaglia che scaturisce dalla Costituzione che  bandisce qualsiasi forma o manifestazione di fascismo e/o razzismo.

 

Il Comitato dell’ANPI di Francavilla Fontana, in occasione del 70° anniversario della nascita della Costituzione Italiana, ha definito, con la partecipazione di Donato Peccerillo – Presidente del Comitato Provinciale ANPI e Mario Carolla – Coordinatore provinciale del progetto sulla Costituzione nelle scuole, ha definito, la bozza di programma da sottoporre ai Dirigenti Scolastici di tutte le scuole cittadine.

L’ANPI, al fine di instaurare con i giovani e giovanissimi un rapporto intergenerazionale proficuo e alla pari, propone di realizzare incontri con gli studenti per promuovere la divulgazione dei valori fondanti la Costituzione della nostra Repubblica e i valori di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale.

Il Comitato ANPI di Francavilla Fontana

 

L’ANPI di Brindisi AD ALTA VOCE contro povertà e disuguaglianze

 

 

 

L’ANPI di Brindisi AD ALTA VOCE contro povertà e disuguaglianze.

Anche a Brindisi Il 14 ottobre ci sarà l’iniziativa  AD ALTA VOCE per dare forma e sostanza alla speranza. Presso la parrocchia San Nicola del quartiere Paradiso, piazza Grazia Deledda 1. Alle ore 19.

Ci saranno oltre l’ANPI , Libera Brindisi, Cgil, Cisl e Uil, l’ Agesci, l’Uds, l’Arci, l’Associazione quartiere Paradiso, la Cooperativa solidarietà e rinnovamento e altre associazioni.

 

Ad alta voce contro la povertà e le disuguaglianze. Perché la povertà non ha colore, non è né bianca né nera. Ad Alta Voce, senza paura, perché solo l’unione, l’accoglienza, la lotta alle politiche di austerità e la giustizia sociale possono sconfiggere mafie, la corruzione e le svolte autoritarie e fasciste. Noi a Brindisi abbiamo scelto la periferia, il quartiere Paradiso. E non è un caso.

Raddoppiano i numeri della povertà relativa (9 milioni di persone) e triplicano quelli della povertà assoluta (5 milioni). Triplica anche il numero dei miliardari – 342 nel nostro paese – a riprova del fatto che il problema non è l’assenza di ricchezza o di crescita bensì di redistribuzione della ricchezza, modelli industriali scelti, regimi fiscali e politiche sociali.

A causa dell’austerità e dei tagli alla scuola pubblica oggi l’Italia è il peggiore paese per dispersione scolastica (17,6%), per impoverimento della popolazione giovanile, quello che ha investito meno di tutti in istruzione e cultura, che ha il maggior numero di precari e con la peggiore distribuzione della ricchezza insieme alla Gran Bretagna.

A trarne beneficio sono le mafie che hanno visto accresciuto il loro potere di penetrazione e ricattabilità all’interno di una società sempre più povera, fragile e impaurita.

Dopo tanti anni di austerità e crisi, anche nel nostro paese – come già avvenuto in Portogallo, Grecia, Spagna – abbiamo compreso che solo grazie alla mobilitazione dal basso costruita dai cittadini e dalle realtà sociali impegnate contro la povertà e le mafie, per l’accoglienza, i diritti sociali, la casa, sarà possibile invertire la rotta e rimettere al centro l’impegno per la giustizia sociale.

Solo se alzeremo la voce tutte e tutti insieme in piazza sarà possibile rimettere al centro dell’agenda politica la possibilità di migliorare la condizione materiale ed esistenziale di chi sta peggio.

 

Kos una tragedia dimenticata ottobre 1943

Giorno 6 ottobre 2017 ricorre il 74° anniversario della fucilazione dei 103 Ufficiali Italiani che scelsero di morire piuttosto che passare con i tedeschi. Per questa occasione vi sarà una commemorazione a Brindisi in Via Bastione San Giacomo alle ore 16.00 nel verde pubblico a Loro dedicato con la deposizione di una corona.

Kos

All’8 settembre 1943, Kos è, per importanza strategica, la seconda isola del Possedimento Italiano delle Isole dell’Egeo. È presidiata da circa 4.000 italiani appartenenti al 10° reggimento di fanteria della divisione Regina, comandato dal colonnello Felice Leggio. Dopo la caduta del “capoluogo”, Rodi, in mani tedesche (11 settembre 1943), Kos diviene fondamentale sia per le truppe britanniche – che vi sbarcano a metà mese – sia per i tedeschi, che puntano a conquistarne le piste d’atterraggio. All’alba del 3 ottobre, alcuni reparti guidati dal generale Friedrich Wilhelm Müller, comandante della 22a divisione di fanteria e già soprannominato “macellaio di Creta”, sbarcano sull’isola, sostenuti anche da incursori e paracadutisti del reggimento Brandeburg. In breve tempo la battaglia volge a favore dei tedeschi, che hanno la meglio sulla debole e disorganizzata resistenza dei difensori italiani e inglesi. Mentre questi ultimi sono avviati a una prigionia dura ma tutelata dalle convenzioni di guerra, gli italiani sono considerati traditori. Almeno 90, secondo recenti indagini della magistratura militare (la strage di Kos è uno degli episodi illecitamente archiviati presso la Procura Generale Militare nel 1960 e “riscoperti” nel 1994), sono gli ufficiali italiani che vengono fucilati per rappresaglia. Sottufficiali e soldati vengono invece utilizzati dai tedeschi come lavoratori coatti, sia sull’isola sia nei campi d’internamento. La lunga occupazione tedesca di Kos, brutale ed efferata, ha come vittima principale, oltre ai soldati italiani, la popolazione, in particolare la comunità ebraica, interamente deportata nei campi di sterminio.

(fonte: I. Insolvibile, Kos 1943-1948. La strage, la storia (304 pp.), Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2010).

 

Vincenzo Andrea Cappelli era un ufficiale brindisino di 32 anni ed era a Kos, isola del possedimento italiano nell’Egeo. Il 6 ottobre del 1943 lui e altri 103 ufficiali italiani, tutti molto giovani, furono fucilati dai tedeschi: avevano scelto di morire piuttosto che passare con loro. Furono i greci, nel 1946 a processare e condannare gli ufficiali tedeschi che ordinarono quella strage. Delle 11 fosse comuni, ne sono state trovate solo nove. Qualche fibbia di cintura, orologi, occhiali e poco altro. Son trascorsi 74 anni da allora. Di Vincenzo Andrea Cappelli sono rimaste le lettere indirizzate alla moglie e ai figli che aveva tenuto in braccio solo quando avevano appena due mesi e che sono cresciuti e vissuti senza padre. In loro e in tutti è rimasto il dolore e il ricordo di questo atto di eroismo che non va dimenticato. Il 6 ottobre l’Anpi di Brindisi era nel giardinetto dedicato a Vincenzo Andrea Cappelli accanto ai suoi familiari e molte persone, con Giuliano e Franco Cappelli.

il com. prov. ANPI


 

Le Istituzioni impediscano la marcia su Roma di Forza Nuova

Comunicato della Segreteria nazionale dell’ANPI sull’annunciata manifestazione del 28 ottobre di Forza Nuova

La Segreteria nazionale dell’ANPI, vista la gravissima provocazione che i movimenti neofascisti  intendono porre in essere per il 28 ottobre, data carica di ricordi negativi e profondamente significativa per tutte le nefaste conseguenze che ne sono derivate, ritiene di non potersi limitare ad una protesta, pur doverosa e ferma, ma assume l’impegno con tutta l’ANPI di contrastare con forza una simile iniziativa, qualora essa non venga impedita dalle autorità pubbliche, non solo con la presenza nelle piazze di Roma il 28 ottobre, ma in tutte le piazze d’Italia, in cui le nostre organizzazioni  ricorderanno e spiegheranno ai cittadini che cosa è stato il 28 ottobre e quanti lutti, dolore e sangue ne sono derivati per i cittadini e il Paese nel suo complesso durante il tragico ventennio fascista.

Rivolge un appello alle Istituzioni pubbliche competenti affinché assumano i provvedimenti necessari a proibire la preannunciata manifestazione, rilevando che è loro compito e dovere primario quello di pretendere e assicurare il rispetto della Costituzione nei suoi contenuti profondamente democratici e antifascisti. Peraltro non occorre la ricerca di chiare e particolari motivazioni, essendo manifesto che il riferimento al 28 ottobre è – di per sé – una evidente manifestazione di apologia del fascismo, repressa dalle leggi vigenti e respinta dall’intero contenuto della Costituzione.

Rivolge altresì un caldo appello a tutte le forze democratiche, partiti, associazioni e a tutti i cittadini affinché prendano posizione apertamente contro l’escalation di tipo neofascista e razzista che si sta verificando nel Paese.

In particolare è dovere degli intellettuali che amano la democrazia, non solo farsi sentire, ma usare gli strumenti della cultura e della informazione per far vivere la memoria, rivolgendosi particolarmente ai giovani che non hanno vissuto la tremenda esperienza del fascismo. Spetta a chi comprende e ricorda rendere evidente che siamo di fronte ad un vero, autentico e grave pericolo per la democrazia.

Si riserva di sottoporre al Comitato Nazionale, convocato per la prossima settimana, ulteriori proposte, perché la voce dell’ANPI si levi sempre più alta e forte in tutte le sedi d’Italia, non solo contro l’aberrante iniziativa che ci si propone di realizzare oggi, ma contro ogni tentativo di inquinamento della nostra democrazia, col rischio effettivo di un grave peggioramento delle condizioni complessive della convivenza civile. Abbiamo assistito a troppe manifestazioni neofasciste, abbiamo letto sul WEB cose addirittura raccapriccianti, per il loro contenuto di fascismo e razzismo. Ora basta!

 

La Segreteria nazionale ANPI

 


Ciao Guerzoni

L’ANPI di Brindisi si associa al dolore e alla commozione di tutta l’Associazione per la  perdita di Luciano Guerzoni, ricorda che egli che ha favorito e stimolato la rinascita dell’ANPI a Brindisi.

Donato Peccerillo

 

 

Ciao Guerzoni

11 Agosto 2017

Il cordoglio della Presidenza e della Segreteria nazionale ANPI per la scomparsa di Luciano Guerzoni, Vice Presidente Nazionale vicario dell’Associazione

Con intensa commozione e dolore abbiamo appreso della scomparsa del nostro amato Vice presidente nazionale vicario Luciano Guerzoni. Una perdita gravissima per tutta l’Associazione che in queste ore sta vivendo momenti di profondo turbamento. Guerzoni è stato un amico, un grande dirigente nazionale, un autentico democratico, un appassionato e prezioso organizzatore: grazie al suo infaticabile impegno, per il quale nel 2009 si è potuto dare vita alla nuova stagione dell’ANPI con la Conferenza di organizzazione di Chianciano, la nostra Associazione è oggi presente e operativa in tutte le province d’Italia. L’attività politica ha caratterizzato per intero la sua esistenza portandolo a ricoprire cariche di alto livello istituzionale. Presidente della Regione Emilia-Romagna dal 1987 al 1990, è stato poi Senatore della Repubblica ininterrottamente dal 1992 al 2006, Presidente e Vice Presidente di Commissione (ricordiamo in particolare quella d’inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti). Ma possiamo affermare con convinzione che la sua “Casa” politica, la sua ragion d’essere di attivista della democrazia e dei principi e valori della Costituzione, è stata decisamente l’ANPI.

Salutiamo Luciano Guerzoni con affetto infinito, ci stringiamo al dolore dei familiari e amici e annunciamo che in settembre organizzeremo una iniziativa nazionale tutta dedicata al suo ricordo.

LA PRESIDENZA E LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

Roma, 11 agosto 2017

 

Catalogo della mostra iconografica e documentaria “Sovversivi 1900- 1943”

Le radici dell’antifascismo brindisino, i controllo e la repressione del dissenso politico prima , durante e dopo la dittatura. Fatti e personaggi attraverso i documenti del casellario politico della questura conservati nell’Archivio di Stato di Brindisi.

Un documento importante per conoscere parte della storia democratica e popolare della nostra terra.


Presentazione del catalogo della mostra “Sovversivi (1900 – 1943)”

ARCHIVIO DI STATO DI BRINDISI – ANPI

Presentazione del catalogo della mostra “Sovversivi (1900 – 1943)”

Sala conferenze dell’Archivio di Stato – venerdì 5 maggio 2017 alle ore 18,00

 

Venerdì 5 maggio alle ore 18,00 nella Sala conferenze dell’Istituto sarà presentato il catalogo della mostra documentaria e fotografica “Sovversivi (1900–1943)”, risultato di una lunga e approfondita ricerca sui documenti dello Schedario politico della Questura di Brindisi conservato nell’Archivio di Stato e di altra numerosa documentazione proveniente dall’Archivio Centrale dello Stato, dall’Archivio di Stato di Lecce, dall’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea e da archivi privati.

La presentazione del catalogo sarà così articolata: dopo l’introduzione di Francesca Casamassima, direttore dell’Archivio di Stato e di Donato Peccerillo presidente del comitato provinciale dell’ANPI, interverranno Costantino Foschini, giornalista e documentarista RAI, Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea ed Elena Lenzi, funzionario dell’Archivio di Stato e curatrice del catalogo.

La mostra, allestita tra novembre 2013 e gennaio 2014 nelle sale di Palazzo Nervegna dall’Archivio di Stato e dal Comitato provinciale ANPI con il contributo del Comune di Brindisi, è stata poi trasformata in pannelli fotografici per facilitarne il “viaggio” nella provincia di Brindisi, così come nelle intenzioni dei promotori. Infatti è stata proposta nel 2015 a Mesagne, nel salone del Castello, e a San Pancrazio, e nella primavera del 2016 nel chiostro del Palazzo di città di Ostuni e nell’ex convento di Santa Chiara a Brindisi, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e una numerosa partecipazione di studenti. La stampa del catalogo, realizzato dall’ANPI provinciale con il contributo di associati, sostenitori e amici, è dunque il coronamento di un impegno profuso ormai da anni da ANPI e Archivio di Stato, finalizzato soprattutto al trasferimento della memoria popolare democratica e antifascista alle nuove generazioni.

Nell’occasione della presentazione del volume, sarà possibile visitare la mostra riallestita nel chiostro dell’Archivio dal 6 al 12 maggio, nei giorni feriali dalle 8,30 alle 13,30 e il martedì e giovedì dalle 8,30 alle 17,00. L’ingresso è libero e gratuito.

Il catalogo “Sovversivi (1900 – 1943)” Con il nome generico di “sovversivi” vennero indicati durante il governo Crispi gli oppositori politici più pericolosi. In seguito la stessa definizione fu attribuita agli antifascisti e, alla caduta del regime, agli ex squadristi e gerarchi fascisti: nel catalogo se ne raccontano le storie, a partire dalla nascita dei primi circoli socialisti a Brindisi, alla strenua lotta e resistenza clandestina degli antifascisti durante il ventennio della dittatura fino alla caduta del regime e la ripresa dell’attività politica dei partiti nei Comitati di Liberazione.

Tutta la documentazione presentata testimonia la nascita e la diffusione dell’antifascismo nel territorio brindisino, considerato fino ad oggi ai margini dell’opposizione ai governi liberali e alla dittatura. 2 Il volume di 260 pagine, con illustrazioni a colori, edito da Pubblidea Edizioni.

le foto della presentazione del catalogo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

gli articoli


72° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D’ITALIA Brindisi, martedì 25 aprile 2017

72° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D’ITALIA  Brindisi, martedì 25 aprile 2017


Martedì 25 aprile p.v. alle ore 10.30 avrà luogo, presso il Monumento ai Caduti, in Piazza Santa Teresa, la Solenne Celebrazione del 72° Anniversario della Liberazione. Alla Cerimonia, presieduta da S.E. il Prefetto di Brindisi Dott. Annunziato VARDE’, unitamente alle Autorità Civili e Militari della Città e della Provincia di Brindisi. A seguire, in occasione di detta ricorrenza, è intendimento di S.E. il Prefetto, rendere onore ai partigiani brindisini. L’evento avrà luogo in Piazzetta Sottile – De Falco (di fronte Palazzo Nervegna) alla presenza delle massime Autorità Civili e Militari della città.

VERSO IL 25 APRILE ANCHE A BRINDISI E DINTORNI. BUONA LIBERAZIONE A TUTTI.

“Al ricordo di uno splendido passato (la Resistenza), alla fiducia in un magnifico documento (la Costituzione), affidiamo la speranza e la volontà di un futuro migliore, che si potrà realizzare solo se collaboreremo e parteciperemo tutti, ognuno per la propria parte e ognuno con le proprie capacità e i propri mezzi, per raggiungere l’obiettivo della pace, della serenità, della giustizia sociale e dell’eguaglianza”, ha detto il presidente nazionale dell’Anpi, Carlo Smuraglia. E contro ogni guerra, per la giustizia sociale, per il lavoro, per l’accoglienza di chi fugge da violenza, conflitti e fame, anche a Brindisi il  25 aprile, l’Anpi sarà nelle piazze assieme alle altre associazioni e ai sindacati.

Il comitato provinciale ANPI Brindisi


APPELLO DELL’ANPI PER IL 25 APRILE

Il 25 aprile è la festa di tutte le italiane e gli italiani. Delle loro radici e del loro futuro. Ricordiamo i combattenti per la libertà, i loro sogni di democrazia, uguaglianza e felicità, il portare avanti con coraggio e tenacia la loro speranza di un Paese civile, giusto, solidale. Festeggiamo la Costituzione nel 70° anniversario della sua approvazione. Quello straordinario lavoro di concordia e responsabilità che condusse alla scrittura delle regole e della sostanza democratica della vita collettiva. Principi e valori realizzati solo in parte se guardiamo alla situazione complessiva dell’Italia dove un diritto elementare, come quello al lavoro, in particolare per i giovani, è disatteso, dove l’attuale modo di far politica per lo più allontana, invece di stimolare e promuovere la partecipazione popolare, dove l’orizzonte antifascista non è ancora pienamente patrimonio dello Stato in ogni sua espressione. Dobbiamo essere uniti e tanti. A trasmetterci la voglia di essere parte attiva dell’irrimandabile processo di attuazione integrale della Costituzione, di contrasto ai troppi neofascismi che impazzano nelle strade e per il web illudendo una parte delle giovani generazioni, di costruzione di una diffusa e forte cultura del dialogo, della solidarietà, della pace. Dobbiamo darci appuntamento per tutti i giorni a venire. Il 25 aprile rappresenti un impegno quotidiano a sentirci una comunità in marcia verso una democrazia realizzata fino in fondo. Con l’entusiasmo e le capacità di ognuno. Buona Liberazione.
19 aprile 2017


il 25 Aprile a Brindisi


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

APPELLO DELL’ANPI PER IL 25 APRILE

Il 25 aprile è la festa di tutte le italiane e gli italiani. Delle loro radici e del loro futuro. Ricordiamo i combattenti per la libertà, i loro sogni di democrazia, uguaglianza e felicità, il portare avanti con coraggio e tenacia la loro speranza di un Paese civile, giusto, solidale. Festeggiamo la Costituzione nel 70° anniversario della sua approvazione. Quello straordinario lavoro di concordia e responsabilità che condusse alla scrittura delle regole e della sostanza democratica della vita collettiva. Principi e valori realizzati solo in parte se guardiamo alla situazione complessiva dell’Italia dove un diritto elementare, come quello al lavoro, in particolare per i giovani, è disatteso, dove l’attuale modo di far politica per lo più allontana, invece di stimolare e promuovere la partecipazione popolare, dove l’orizzonte antifascista non è ancora pienamente patrimonio dello Stato in ogni sua espressione. Dobbiamo essere uniti e tanti. A trasmetterci la voglia di essere parte attiva dell’irrimandabile processo di attuazione integrale della Costituzione, di contrasto ai troppi neofascismi che impazzano nelle strade e per il web illudendo una parte delle giovani generazioni, di costruzione di una diffusa e forte cultura del dialogo, della solidarietà, della pace. Dobbiamo darci appuntamento per tutti i giorni a venire. Il 25 aprile rappresenti un impegno quotidiano a sentirci una comunità in marcia verso una democrazia realizzata fino in fondo. Con l’entusiasmo e le capacità di ognuno. Buona Liberazione.

19 aprile 2017