Caliolo, Giuseppe
antifascista
Di Vincenzo e di Cisternino Atonia Maria, n. a Carovigno (BR) il 5 giugno 1908, residente a Mesagne (BR), coniugato con tre figli, licenza elementare, autista, ex combattente, comunista.
Arrestato il 16 genn. 1938 per avere svolto all’estero propaganda sovversiva con altri fuoriusciti.
Assegnato al confino per anni 5 dalla CP di Roma con ord. De 7 aprile 1938. La C. di A. con ord. De 7.12.1938 respinse il ricorso.
Sedi di confino: Ponza, Pisticci, Stigliano. Liberato il 18 genn. 1943 per fine periodo.
Periodo trascorso in carcere ed al confino: anni 5, giorni 3.
Nerl 1937 rimasto disoccupato, partì per massaia da dove si recò a Asmara, Addis Abeba, Dire Daua e Gibuti; da qujì, con un passaporto falso intestato a Piero Pienotti, si recò in Francia, in un primo momento si fermò a Marsiglia- dove frequentò gli ambienti antifascisti- ed in un secondo momento si trasferì ad Aix –en- Provence, dove conobbe i sovversivi Giorgio Gotti, Silvano e Tullio Mannucci e Cosimo Ungar.
Nel Nov. del 1937, durante l’inaugurazione della casa d’Italia, cercò di provocare disordini. Nello stesso periodo il consolato generale italiano di Marsiglia segnalò che il Caliolo sarebbe stato incaricato dal partito comunista di una missione terroristica in Italia; perciò, giunto al confine fu arrestato.
(b. 174, cc. 189, 1938-1943).
[ Massara 1991]
Fonti:
[Confinati politici] Archivio centrale dello Stato, Confinati politici
[Massara 1991] Il popolo al confino - La persecuzione fascista in Puglia