Laghezza Pietro
di Francesco e Maria Francesca Pizzuto, nato il 26 febbraio 1921. Fante, Matr. 18010, del 225° Rgt. Fanteria della 53a Div. “Arezzo”. Ha combattuto sul Fronte Greco-Albanese. In seguito aderisce alla resistenza nella formazione partigiana “Brigata Stella”. Deceduto il 26 aprile 1945 in via Roma ad Oppeano (Verona) trucidato freddamente dalle truppe tedesche in ritirata. La notizia del decesso viene comunicata dal Comitato Liberazione Nazionale di Oppeano.
Il Laghezza, sbandato dopo l’Armistizio, era da poco rientrato in Italia ed aveva trovato ospitalità e sicuro rifugio presso la famiglia del sig. Giacomo Trevenzuoli di Oppeano che fu anch’egli trucidato nella stessa occasione. Viene sepolto nel Cimitero Comunale di Oppeano. Dal 26 febbraio 1993 i suoi resti riposano nel Cimitero Comunale di S. Vito.
Tra questi vi era anche il nostro giovane fante Pietro Laghezza che, sbandatosi dopo l’8 settembre 1943, dopo alcuni mesi di clandestinità, riuscì a rientrare in Italia provenendo dal Nord dei Balcani. Impossibilitato, però, a proseguire verso Sud per raggiungere il paese natio, decise – appena giunto in Veneto – di aderire alla resistenza locale per continuare a combattere contro i nazi-fascisti. Fu inserito nella formazione partigiana denominata “Brigata Stella”. La sua zona di operazioni era situata nella provincia di Verona. Trovò ospitalità presso una famiglia del luogo, i signori
Trevenzoli, che lo accolsero aiutandolo a nascondersi per sfuggire alla cattura.
Il 26 aprile 1945 si trovava nel paese di Oppeano (VR) mentre era in atto la ritirata dei tedeschi da quelle località: venne
scoperto da una pattuglia tedesca che, all’alba, lo catturò insieme al sig. Giacomo Trevenzoli, anch’egli ritenuto un partigiano; li fucilarono sull’uscio di casa.
Di quanto accaduto (riconosciuto dalla stessa Commissione Regionale Triveneta il 21 agosto 1945 che così certificò: “Caduto in combattimento per i fatti di Oppeano il 26 aprile 1945”), fu lo stesso Comitato Liberazione Nazionale di Oppeano a darne comunicazione.
La salma del giovane eroe sanvitese fu sepolta nel Cimitero Comunale di Oppeano.
Il 26 febbraio 1993 i resti furono traslati nel Cimitero Comunale di S. Vito. Alla solenne cerimonia funebre presero parte numerose autorità civili e militari (compreso il Sindaco di Oppeano che tanto si era adoperato per far tornare le spoglie del partigiano nel suo paese natale).
Con autorizzazioni postume, al partigiano Laghezza fu concesso il Distintivo per le campagne di guerra relative al periodo bellico 1940-1943, con l’applicazione di due stellette d’argento ed il Distintivo della Guerra di Liberazione con l’applicazione di due stellette d’argento.
(Da Nuccio Carriero: San Vito in guerra – la partecipazione ed i contributo dei Sanvitesi al secondo conflitto mondiale. Ed. Arcobaleno S.Vito dei N. 2012)